La data del 2 giugno, si sa, è l’anniversario della Repubblica, ma ogni arbitro la conosce anche come la festa regionale dell’AIA, momento nel quale tutte le sezioni del Friuli Venezia Giulia si scontrano nell’ambito del torneo di calcio a 7.
Per questo 2017 Pordenone è stata la sezione ospitante la manifestazione, per l’occasione organizzata presso l’impianto sportivo “Bruno De Marchi”, la stessa sede che vede la squadra della città allenarsi.
Per la sezione del Basso Friuli, alla sua seconda partecipazione alla competizione, il torneo si apre con una vittoria: con un gol di Filippo Tortolo la formazione si impone sui colleghi maniaghesi.
La seconda gara del girone, però, non gratifica come la precedente: gli alabardati triestini riescono a segnare quasi allo scadere dei 20 minuti regolamentari ed aggiudicarsi il match, risultato che non riflette affatto quanto dimostrato in campo.
Dopo una breve relax all’ombra degli alberi è ora dello scontro con la sezione di Udine. Il risultato in bilico per gran parte della gara viene sbloccato da un Idealj Kolari pieno di grinta che insacca un pallone calciato con gran vigore.
Nemmeno il tempo di rifiatare che la squadra del Basso Friuli deve correre al campo 1 per il faccia a faccia con la compagine di Monfalcone, la quale passa dapprima in vantaggio, per poi vedersi raggiunta dai nostri grazie ad una conclusione di Filippo Plotti, che segna il gol decisivo che porta la propria squadra a chiudere il girone con 7 punti, che la collocano seconda in classifica, dietro solo a Trieste.
Dopo il pranzo è il momento delle sfide ad eliminazione diretta. Il primo scoglio è la sezione di Gorizia, che si rivela molto più ostico di quanto previsto. La gara si chiude sullo 0-0 che basta ai nostri per accedere alla fase successiva, forti del miglior piazzamento nei gironi.
Approdata alla semifinale la squadra capitanata da Flavio Pines vede contrapporsi la squadra dei padroni di casa, la sezione di Pordenone che già da due anni detiene il titolo. Il gol di tacco di Francesco Savona dopo neanche due minuti di gioco fa ben sperare i nostri, ma i pordenonesi non sono secondi a nessuno in fatto di agonismo e con un gioco al limite del regolamentare arrivano a spingersi frequentemente sotto porta. Un buon Daniel Santiago Meredo chiude ogni spazio, ma non può nulla contro l’ennesimo attacco. La partita si chiude sul punteggio di 1-1, ed è l’ora dei rigori.
Dopo i primi rigori che vanno a segno per entrambe le squadre, gli ultimi due rigoristi della sezione Basso Friuli diventano decisivi. Merito anche del portiere pordenonese che chiude lo specchio della porta ai rigori calciati da Matteo Cristin e da Idealj Kolari. Poco male, appaiono caraffe di birra a bordo campo e ci si rinfresca un po’.
Non troppi bagordi perché è ormai il momento di giocare la finale per decretare la terza classificata, e lo scontro è con una squadra già incontrata in giornata: Trieste. Gli alabardati sono stanchi, ma neppure gli arbitri del Basso Friuli sono più molto freschi. Le molte gare e la calura estiva si fanno sentire per entrambi gli schieramenti, tanto che nessuno riesce a concludere a rete. Nuova lotteria dei rigori. Per questi ultimi assalti alla porta c’è un cambio di portiere e indossa i guantoni Matteo Vindigni. Purtroppo anche in questo caso la fortuna non bacia la squadra cremisi, che chiude la sua avventura ad un passo dal podio.
Un po’ di Basso Friuli approda, in ogni caso, anche nella finalissima, dove le rappresentative di Pordenone e Abbiategrasso possono godere dell’arbitraggio di un preciso Simone Dean che, coadiuvato da Francesco Lozei di Trieste, dirige l’incontro, in cui non mancano colpi di scena. Ad un pareggio nei tempi regolamentari seguono i supplementari. Proprio ad un soffio dal termine di questi, ecco che emerge la personalità di Dean che prima assegna un calcio di rigore per pallone trattenuto con la mano da un calciatore a terra del Pordenone e, poi, resta impassibile quando il capitano dei padroni di casa gli corre incontro per protestare, mantenendo la calma anche quando questo gli urla contro a un centimetro dal naso. Non passa nemmeno il tempo di un’azione che si scatena il parapiglia in campo. Anche qui l’arbitro del C5 dimostra tutta la sua esperienza e, assieme al collega triestino, placa la mass confrontation che si sta creando in campo, non temendo di estrarre anche il cartellino rosso al momento giusto.
Abbiategrasso si aggiudica la coppa, ma l’appuntamento con il primo premio per i giovani della sezione del Basso Friuli è solo rimandato. Quanto dimostrato quest’anno fa ben sperare per il prosieguo, con tanti giovani arbitri degli ultimi corsi pronti a scendere in campo e fare gruppo e veterani sempre disponibili a sacrificarsi per la squadra e a dare tutto il loro apporto, chi col fiato e chi con l’esperienza. Ma anche lo spone del capo ultrà presidente Giancarlo Dal Forno è stato quel qualcosa in più che ha permesso al gruppo di arrivare fino alla semifinale, uscendo a testa alta.